Queste donne infatti sono scese in piazza per combattere due nemici: il cancro al seno (che purtroppo non discrimina nessuno) e Avon, promotrice della manifestazione, che le aveva scoraggiate a partecipare all’evento sfoggiando i simboli della loro “diversità”.
Quando alcune settimane fa le donne di “Toque Lesbico” hanno saputo dell’iniziativa di Avon per promuovere la ricerca contro i tumori al seno, hanno pensato che potesse essere una buona occasione per far sentire la “voce lesbica” su una questione che accomuna dolorosamente tutte le donne. Si sono quindi organizzate per partecipare alla marcia, portando in piazza i propri tamburi, i propri colori e le proprie voci.
Quando alcune settimane fa le donne di “Toque Lesbico” hanno saputo dell’iniziativa di Avon per promuovere la ricerca contro i tumori al seno, hanno pensato che potesse essere una buona occasione per far sentire la “voce lesbica” su una questione che accomuna dolorosamente tutte le donne. Si sono quindi organizzate per partecipare alla marcia, portando in piazza i propri tamburi, i propri colori e le proprie voci.
Una volta contattato l’ufficio di Avon per confermare l’adesione, le donne dell’associazione si sono sentite rispondere dagli organizzatori della marcia che “loro non erano coinvolti in questioni che riguardassero la diversità” e che “se volevano partecipare potevano dimostrare anche usando i loro tamburi ma senza minimamente alludere alla diversità sessuale”lasciando a casa banner, magliette e simboli del loro movimento. Avon in passato ha più volte promosso e sponsorizzato eventi di informazione e sensibilizzazione riguardo alla ricerca per il tumore al seno, e l’anno scorso ha premiato la Whitman Walker Clinic, ospedale noto per la sua attenzione alle donne lesbiche e transessuali. Stavolta però Avon ha scelto un atteggiamento diverso.
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