Prima l'Arcivescovo di Bologna Caffarra dichiara pubblicamente che non bisogna trattare i gay come tutti gli altri rispetto ai diritti riconosciuti alle coppie eterosessuali. Soprattuto ha definito il progetto di legge della Regione EmilaRomagna che equipara la famiglia e le unioni di fatto nell’accesso ai servizi sociali, un progetto devastante. Per l'Arcivescovo infatti la legge avrebbe effetti devastanti sul tessuto sociale e sarebbe un attentato alle clausole fondamentali del patto di cittadinanza.
Poi arrivano le considerazioni del cardinale messicano Javier Lozano Barragan, che sul sito www.pontifex.roma.it si scaglia prima contro la RU486 e poi contro gay e trans chenon potranno mai entrare nel Regno dei Cieli.
Il presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, Pastorale per la salute, insiste poi nell’affermare che non si nasce omosessuali, che la causadel proprio orientamento sessuale la si deve cercare nell’educazione, in un mancato sviluppo dell’adolescenza.
Si può pertanto anche esser incolpevoli, ma poichè gay e trans agiscono contro la dignità del corpo, certamente non andranno in paradiso, perché andare contro natura offende Dio.
E davanti a queste affermazioni non può stupire la pungente reazione di Aurelio Mancuso, presidente di Arcigay Nazionale, che dice: "Che sollievo cardinale! Fino a ieri pensavamo di dovervi ritrovare, una volta passati a miglior vita, nell’aldilà, ancora con i vostri proclami accusatori e le vostre ridicole teorie sulla sessualità e la dignità delle persone."
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