
La star hollywoodiana si trasferisce sul piccolo schermo per interpretare uno psicologo capace di inchiodare chi mente grazie ad una speciale abilità…Su Fox: "Lie to me".
Il Dottor Cal Lightman è uno psicologo specializzato nell’osservazione del linguaggio corporeo e delle microespressioni facciali. I suoi studi, condotti in giro per il mondo, lo hanno portato a formulare una teoria (ispirata alle teorie di Paul Ekman) secondo cui le emozioni hanno una traduzione universale nel movimento. In breve: a prescindere dall’età, dal sesso e dall’etnia del soggetto esaminato è possibile determinare i suoi sentimenti attraverso la lettura di certi piccolissimi gesti. Tale qualifica naturalmente permette a Lightman di capire se una persona mente. In questo è il numero uno. E visto e considerato che tutti sono inclini a dire bugie non gli è stato difficile costruirsi un’ottima posizione. Oggi è infatti a capo di una società che collabora con agenzie governative e privati, e insieme al suo team, composto da Gillian Foster (Kelli Williams), Eli Locker (Brendan Hines) e Ria Torres (Monica Raymund), viene assoldato per scoprire la verità.
Il plot di “Lie to me” si focalizza insomma sui diversi casi che lo Studio Lightman è chiamato a risolvere, ma non vengono trascurati gli effetti che un simile “potere” può esercitare più in generale sui rapporti umani e sociali. Lightman, ad esempio, ha ottenuto la custodia della figlia adolescente ed è in grado di registrare con puntualità pressoché infallibile qualsiasi cosa le passi per la mente…
La serie si colloca a metà tra il poliziesco e il thriller psicologico e trova il suo punto di riferimento inTim Roth che ha momentaneamente accantonato il grande cinema per dedicarsi a questo progetto offrendo un’interpretazione lucida e divertente dell’eccentrico dottore.
Cautamente misurato su una prima stagione di tredici episodi, “Lie to me” ha ampiamente soddisfatto le attese della produzione ed è già stato rinnovato per un secondo ciclo a conferma di una nuova tendenza seriale che restituisce spazio alla mente e ai suoi misteri come succede in “The Mentalist” e “In treatment”.
L’appuntamento è su Fox ogni lunedì alle 21:00 a partire dal 7 settembre.
Il plot di “Lie to me” si focalizza insomma sui diversi casi che lo Studio Lightman è chiamato a risolvere, ma non vengono trascurati gli effetti che un simile “potere” può esercitare più in generale sui rapporti umani e sociali. Lightman, ad esempio, ha ottenuto la custodia della figlia adolescente ed è in grado di registrare con puntualità pressoché infallibile qualsiasi cosa le passi per la mente…
La serie si colloca a metà tra il poliziesco e il thriller psicologico e trova il suo punto di riferimento inTim Roth che ha momentaneamente accantonato il grande cinema per dedicarsi a questo progetto offrendo un’interpretazione lucida e divertente dell’eccentrico dottore.
Cautamente misurato su una prima stagione di tredici episodi, “Lie to me” ha ampiamente soddisfatto le attese della produzione ed è già stato rinnovato per un secondo ciclo a conferma di una nuova tendenza seriale che restituisce spazio alla mente e ai suoi misteri come succede in “The Mentalist” e “In treatment”.
L’appuntamento è su Fox ogni lunedì alle 21:00 a partire dal 7 settembre.
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